cinema fruit

FRUIT X DOCU RASSEGNA


La rassegna cinematografica della decima edizione di Fruit Exhibition prevede la proiezione durante il festival di cinque documentari di cui uno in anteprima.


SPOSOR TECNICO SILENTSYSTEM
Scopri di seguito il programma!


SALA BINARIO CENTRALE

SABATO 1 OTTOBRE ORE 12.00

C’ERA UNA VOLTA… LA RIVISTA A FUMETTI

ANTEPRIMA!

Documentario di Emanuele Angiuli. Durata 85 minuti.
Con Cannibale, Frigidaire, Orient Express, Valvoline, Dolce Vita, Fuego, Cyborg, Mondo Mongo, Zero, Nova Express, Kappa Magazine, Mondo Naif.


A seguire dibattito con Emanuele Angiuli (regista), Marco Bernardi (Presiede Associazione Luigi Bernardi) e Otto Gabos (autore).


Dalla fine degli anni ’70, fino al 1996, la città di Bologna è stata un centro importante nell’editoria delle riviste a fumetti in Italia. Un periodo caratterizzato dalle prime uscite in edicola di una nuova forma di riviste a fumetti, le riviste a fumetti d’autore.    

Tutto ha inizio con Cannibale, la prima rivista a fumetti fondata da un gruppo di autori che ne erano anche editori, la redazione era tra Roma e Bologna, dove risiedevano due degli autori, è il 1977. Gli stessi autori di Cannibale collaboreranno pochi anni dopo alla rivista Frigidaire.

Negli stessi anni, nella stessa città, un altro gruppo di autori stampava il primo numero di Pinguino Guadalupe rivista a fumetti in bianco e nero autoprodotta, solo pochi numeri e distribuzione volontaria. Pochi anni dopo gli stessi autori realizzeranno Valvoline, rivista a fumetti di 48 pagine a colori per la testata Alter Alter, a cui seguirà subito dopo la creazione di una scuola di fumetto, intitolata a Zio Feininger, e poi un’altra rivista formato tabloid Dolce Vita.

Nel frattempo un altro autore, Luigi Bernardi conduceva una trasmissione sui fumetti, dal titolo Segnali di fumo, in una radio locale di Bologna. Pochi anni dopo fonda, L’isola che non c’è, progetto editoriale che raccoglie attorno a sé molti autori bolognesi e non, impegnati a scrivere e disegnare nuove storie per una nuova rivista, Orient Express, è solo l’inizio anche per lui di una lunga avventura nella storia del fumetto.

Il documentario racconta la storia di queste riviste attraverso le voci di alcuni degli autori: come nascevano, quali storie raccontavano, a quale pubblico si rivolgevano e perché Bologna.


SABATO 1 OTTOBRE ORE 21.00

UNA STORIA IN PUNTA SOTTILE – LA BELLA GRAFIA

Documentario di Enza Negroni sulla calligrafa Barbara Calzolari. Durata 67 minuti.

Presenta il film Enza Negroni (regista), Barbara Calzolari (protagonista), Valeria Consolo (produttrice).

È la “storia in punta sottile” di un successo perseguito con determinazione e lontano dalla popolarità, dedicandosi interamente alla calligrafia. Barbara Calzolari, artista bolognese, è la prima donna ad aver ricevuto il Master Penman dallo IAMPETH, la più grande associazione calligrafica del mondo.

Barbara, guida appassionata, ci introdurrà agli strumenti: le penne, i pennini, la carta, le cartiere, gli inchiostri, le loro infinite variazioni, agli stili della bella calligrafia, ai corsi e ai metodi: con studenti, tatuatori, writer; ma non si trascurerà di trattare il tema da un punto più scientifico, la scrittura a mano ci permette infatti, in un processo lento, che parte dal cervello e arriva alla carta, di organizzare il nostro pensiero, di articolarlo

Attraverso gli intrecci, le relazioni, gli avvenimenti e i luoghi importanti della sua vita, Il documentario narra la storia della sua passione determinata, costante e sempre intensamente protesa verso il miglioramento e la perfezione, partendo dai suoi insegnanti, l’illustratore Roberto Canaider, il calligrafo della Casa Bianca Michael Sull, il text artist Brody Neuenschwander – collaboratore di Peter Greenaway in molte sue opere, tra le quali “Bologna Towers 2000” – fino ai suoi progetti, i suoi lavori, le mostre, la casa-studio e gli  incontri con altri grandi calligrafi.
Una storia In punta sottile ci porta alla scoperta di un mondo inedito, di nuovi modi per esprimersi attraverso il gesto perfetto che guida il pennino e il pennello, ma anche dei meno noti eppur numerosi campi di applicazione della bella calligrafia: dal marketing aziendale alla decorazione pittorica del corpo (i tatuaggi), ai documenti manoscritti di grande valore fra i quali, ad esempio, l’enciclica Deus Caritas est di Papa Benedetto XVI interamente trascritta in un carattere gotico nel 2008 proprio da Barbara Calzolari.


DOMENICA 2 OTTOBRE ORE 12.00

PICCOLO GRUPPO IN MOLTIPLICAZIONE

Documentario di Emanuele Angiuli. Durata 90 minuti.

Piccolo gruppo in moltiplicazione è un film che ci racconta quell’esperienza grafica, letteraria e politica in cui, forse per l’ultima volta, l’immaginazione prende il posto di comando. Prima di cedere, forse per sempre, ma chi può dirlo – alla violenza triste dei banchieri.

Nella seconda metà degli anni ’70 in molte città italiane, e in particolare a Bologna, si diffonde una strana forma di comunicazione, che riassume alcuni caratteri della storia novecentesca delle avanguardie, e al tempo stesso anticipa il punk che negli anni successivi esploderà a Londra e New York. A/traverso, ZUT, Wow, Oask, Il limone a canne mozze, La Congiura dei pazzi, Desir – sono fogli composti con varie tecniche, prodotti da piccoli gruppi di poeti, artisti, militanti anarco-comunisti, materialisti psichedelici alla ricerca del sacro Graal della comunità felice

Quei fogli contengono disegni, poesie, complicate analisi filosofiche, e proclami politici deliranti. La parola delirio ricorre. E’ il delirio di un’immaginazione proiettata oltre i confini della modernità tipografica, industriale, democratica, che in quegli anni giunge al limite e travalica verso un’epoca i cui contorni sono difficili da intuire.L’orizzonte utopico di un mondo finalmente liberato dal lavoro salariato è il futuro desiderabile, immaginato, forse possibile. L’altra faccia del futuro è la premonizione distopica di un mondo totalitario, violento, dominato dai valori competitivi dell’economia del capitale. Utopia? Distopia? Ma il futuro che ora conosciamo non è forse proprio quello che quei fogli presentano in forma delirante? Non viviamo oggi forse nel tempo in cui la tecnologia ha reso del tutto realistica l’abolizione del lavoro salariato? Non viviamo oggi forse nel tempo in cui il capitale finanziario cancella quella prospettiva per imporre con la violenza economica e militare il permanere eterno della prestazione del tempo?


SALA PROIEZIONI

DOMENICA 2 OTTOBRE ORE 15.00

ART BOOK STORIES

Documentario di Christian Battiferro. Durata 40 minuti.

In un mondo digitalizzato, fare un libro è diventato un atto rivoluzionario grazie al quale un artista può esprimersi senza compromessi. Art Book Stories raccoglie le testimonianze di chi si trova all’interno di quello che viene definito “fenomeno globale”. Attraverso una serie di interviste, scopriremo sia al punto di vista dei curatori e organizzatori di fiere ed eventi, che quello degli espositori che le frequentano. 

Un viaggio da Madrid a New York, da Bologna ad Amsterdam, passando per Parigi alla scoperta del mondo dell’editoria indipendente e delle sue fiere. A raccontare questo fenomeno curatori ed organizzatori, ma anche chi partecipa come espositore in una serie di interviste che vede coinvolti, tra gli altri, Yannick Bouillis (Art Director di Offprint – Paris Art Book Fair), Max Schumann (fondatore della New York e Los Angeles Art Book Fair), Anna Ferraro (fondatrice di Fruit Exhibition – Bologna Art Book Fair), Erik Kessels (artista e fondatore di KesselsKramer Publishing), Emilia van Lynden (direttrice artistica di Unseen – Amsterdam) e Mónica Carroquino (Libros Mutantes – Madrid Art Book Fair).
Art Book Stories si rivolge a tutti coloro che vogliono scoprire il mondo dell’editoria artistica indipendente ed approfondire dinamiche e segreti, affacciandosi alla ricca produzione che ormai lo contraddistingue. Un universo variegato e vivace che appassiona professionisti, creativi, editori, collezionisti, artisti, curatori, operatori culturali, giornalisti, studenti e docenti di arte e comunicazione.


DOMENICA 2 OTTOBRE ORE 17.00

F FOR FAKE

Piccola lezione sul falso di Vincenzo Sparagna

sparagna look

Un estratto da un’intervista a Vincenzo Sparagna autore e fondatore della rivista Il Male, realizzata nell’aprile del 2014 per il documentario Piccolo gruppo in moltiplicazione, e utilizzata solo in parte nel documentario. L’argomento trattato riguarda i falsi del Male: da cosa nascevano, come erano concepiti e curati e come hanno raggiunto un immediato successo editoriale.


DOMENICA 2 OTTOBRE ORE 19.00

LUTHER BLISSETT – INFORMATI, CREDI, CREPA

Documentario di Dario Tepedino. Durata 58 minuti.

Sul circuito della Silverstone Classic un’auto si ribalta in pista, il pilota ne esce indenne e tutto sommato sorridente: ha origini giamaicane e un passato da calciatore e capocannoniere in Premier League; il suo nome è Luther Blissett. 

Nell’estate dei mondiali di calcio del 1994, a Bologna, un altro Luther Blissett è pronto a scendere in campo, e a far parlare di sé i mass media. E’ il Luther Blissett Project, un movimento artistico-culturale di lotta alla falsità del sistema mediatico e al copyright, è un multiple name dietro il quale, nel giro di pochi mesi, iniziano a parlare, scrivere, e agire centinaia di persone in Italia ed Europa. 

Il documentario ricostruisce e racconta le vite di Luther Blissett e le più famose e riuscite beffe ai danni dei mass media: dalla trasmissione Chi l’ha visto? ai telegiornali Rai, da Studio Aperto alle prime pagine dei quotidiani locali e nazionali per dimostrare la fragilità e la manipolabilità del sistema dell’informazione

Le bufale di Luther Blissett, antesignane delle moderne fake news, si muovono al confine tra lo sberleffo e la performance, rifiutano qualsiasi etichettatura o gabbia identitariaDal 1994 al 1999 il movimento diventa celebre per le sue azioni multiformi, ma anche per le pubblicazioni letterarie come ‘Q’, il best seller scritto dai componenti dell’ala bolognese del Luther Blissett Project, che poi diventeranno i Wu Ming

E Luther Blissett pilota automobilistico ed ex calciatore? Che fine ha fatto? Gli esordi in prima divisione nel Watford di Sir Elthon John sono datati inizio anni ’80 ma è nel 1983 che Blissett viene acquistato dal Milan neo promosso in serie A. La breve parentesi nel miglior campionato del mondo fu però poco felice e soprattutto gli valse lo sfotto’ della stampa che, quasi all’unanimità, lo definisce un bidone, un grande fake del calcio. Dopo appena una stagione Luther Blissett torna a Londra dove comincia una nuova carriera da allenatore e coltiva la sua passione per l’automobilismo con la speranza che in Italia, nel frattempo, il suo nome finisca nel dimenticatoio… ma pare che le cose non siano andate proprio così…