DICIASSETTE. LA MOSTRA

7- 13 giugno 2021
24 ore su 24, 7 giorni su 7


Diciassette nasce per indagare il tema del campo profughi inteso come spazio urbano peculiare, ideato e costruito come centro transitorio, ma di fatto destinato a durare. Il titolo della mostra, e dell’omonima pubblicazione, fa infatti riferimento alla vita media in anni di un campo. Nell’intento di escludere dalla riflessione un certo patetismo nel quale troppo spesso cade la questione della migrazione, sette tra illustratori e illustratrici (Isabella Bersellini, Marco Brancato, Elisa Caroli, Andrea Chronopoulos, Alessandro Cripsta, Federico Manzone, Davide Bart Salvemini) hanno dato forma visiva ad alcune conversazioni tra profughi e volontari avvenute nel campo di Calais.

Le sette illustrazioni realizzate in formato 70×100 saranno visibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, attraverso le tre vetrine di via dell’Indipendenza, oggi parte degli spazi di Dynamo Velostazione. Uno spazio fruibile sempre e gratuitamente scelto per portare la riflessione socio-culturale al centro del dibattito pubblico.

Diciassette vuole essere un racconto visivo capace di trasmettere universalmente un’esperienza e di lasciare all’osservatore possibilità di immaginazione e riflessione. È in questo ulteriore spazio che si inserisce l’omonima pubblicazione il cui contributo non vuole essere didascalico, ma un ulteriore livello di approfondimento e di sviluppo di un discorso attorno all’idea di campo come centro di aggregazione urbana e comunitaria. Il progetto editoriale, in formato tabloid con i contributi di Daniele Bonaiuti, Sara Manisera, Giovanni Tateo, Giulia Buffoli e Matteo Vianello, è acquistabile tramite il bookshop di Fruit Exhibition. Sugli stessi canali sarà possibile, a mostra conclusa, acquistare le stampe originali.


Diciassette è un progetto a a cura di Guendalina Piselli nell’ambito di Fruit Exhibition 9.
Con il sostegno di CRUDO. In collaborazione con Dynamo Velostazione.
Sponsor tecnico PRINTALY SRL.
Media partner Menelique magazine.
Con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.